La macchina Amministrativa sembra reggere bene, altrettanto la nuova gestione Pro-loco.
Insomma tutto va bene. Certo si può sempre far meglio ma questo vale per chiunque. Lo dico in particolare per me stesso. Perché quando vado in giro per il paese, ogni tanto, avverto la stessa sensazione che mi assale quando devo partire per un lungo viaggio, quando vengo preso dall’ansia di dimenticare qualcosa di importante. Una sensazione di inquietudine, come se mi mancasse qualcosa. Sono due anni che va avanti questa storia.
Da quando una persona cara ci ha lasciato.
Una persona che, nel mese di agosto, vedevo tutti i giorni, a tutte le ore fino a notte fonda. Una persona che mi manca da morire. Uno dei pochi motivi per uscire di casa con la certezza di incontrarlo e farsi massacrare le orecchie.
Un ineguagliabile logorroico di cui non si poteva fare a meno.
Dopo un’ora con Lelio avevo bisogno di due giorni per assimilare e digerire tutto quello che mi raccontava. Nessun altro chiacchierone al mondo potrei sopportare a parte Lelio.
I suoi modi, la sua calma, ed il suo innato carisma erano ineguagliabili. A lui si poteva perdonare di tutto. Mi commuovo spesso, sarà l’età. Ma non c’è angolo di questo paese che non mi ricordi la camminata e il portamento di Lelio. Non c’è angolo dove non mi abbia dato la solita pacca sulla spalla. Mi mancano le sue occhiate, da lontano, dopo un comizio, un incontro importante, un’intervista. Una cosa tra me e lui. Uno sguardo di conferma, fatto di stima e di affetto reciproco.
Ricordo una cena a casa mia, arrivò in ritardo, come al solito. Si sedette. Davanti a lui una tavolata esagerata di prelibatezze. Con la solita calma mi fece un segno. Mi avvicinai. “Che c’è Lelio?” .. “per me due verdurine, grazie!” mi disse.
Mi mancano tante altre cose di Lelio … da quell’11 gennaio 2008.
Dopo un anno preciso, lo stesso giorno, morì mio padre.
Stranezze della vita!
Nessun commento:
Posta un commento