martedì 27 ottobre 2009

Facebook forever!

Chat, Forum e servizi Internet di questo tipo non hanno mai ricevuto, da parte mia, troppa attenzione. Forse qualche forum a carattere didattico o tecnologico, ma nient’altro. Le chat, in particolare, troppo noiose, inutili e stracolme di gente da analisi (psichiatrica).
Ma da quando sono nati i social-network, Facebook in primis, le cose sono leggermente cambiate. Non c’è pausa che tenga. Ogni momento è buono per sbirciare nella quotidianità degli “amici”, per inviare saluti e commentare situazioni di ogni tipo.
E’ una caccia continua che spesso dà i suoi frutti, come ritrovare vecchi amici persi per strada, parenti quasi dimenticati, ex colleghi di lavoro, ex commilitoni e così via.
Ma bisogna stare attenti a non esagerare perché, come in tutte le cose piacevoli che la vita ci offre, si rischia “la dipendenza”.
Facebook è anche uno strumento straordinario per riallacciare rapporti e ricontattare persone che, in un modo o nell’altro, hanno avuto un ruolo nella nostra vita, ma bisogna stare attenti a che non divenga un’ossessione, una mania. Ci sono aziende che, ai propri dipendenti, ne hanno impedito l’accesso.
Inevitabile osservare comportamenti a dir poco bizzarri. Ormai c’è di tutto. Dal creatore di quiz assurdi al patito dei link video. Dal creatore di gruppi del tipo “viva il citofono!” all’esibizionista che invia foto assurde e messaggi deliranti.
Ma la cosa più bizzarra, secondo me, è la richiesta di amicizia da parte di chi non ti si è mai filato nella vita di tutti i giorni. Forse l’amicizia virtuale avrà un sapore diverso? Chissà!
Insomma utilizziamo pure queste tecnologie ma non dimentichiamo di utilizzare il buon senso!
Saluti a tutti ... ci vediamo su facebook! :-))

giovedì 22 ottobre 2009

Saudade!

E’ un po’ che non scrivo sul blog. Probabilmente sono entrato nella “fase apatica”. Non andrò dallo psicologo, non credo agli psicologi, ma credo nella psicologia, in particolare all’autoanalisi.
Sarà l’età, sarà la routine quotidiana, sarà l’allontanamento universitario di mia figlia che mi trova forse un po’ impreparato a girare per casa e non trovare le sue tracce. Abiti sistemati tutti al loro posto, libri in ordine, zaino della scuola che non trovo più tra i piedi, computer spento, bagno in ordine, scarpe scomparse dalla circolazione. E’ un mese che non inciampo in un paio di scarpe di mia figlia. Non pensavo mi potesse mancare tutto questo, ma ce la farò … spero!
Fortuna che i mezzi di comunicazione non mancano.
Telefono, cellulare, facebook, posta elettronica servono ad attenuare momenti di tristezza e ad accorciare le distanze.
L’autoanalisi mi suggerisce di parlarne e io ne parlo (e scrivo).
Comunque tutto bene. Tutto procede meglio del previsto e questa è la cosa più importante, ... tanto tra un po’ è Natale! :-))