lunedì 27 agosto 2012

Fine agosto

Ci siamo, l’agosto frosolonese volge al termine e con esso le nostre vacanze.
Tra un pò si torna alla “vita normale”. Al lavoro, a scuola.
Ci mancheranno i pantaloncini di Ughetto, le ciabatte francescane di Maurizio, le magliette di Nicola Monti, la chitarra di Franco del Bar, i giovani universitari che ripartiranno, le canzoni di Gaetano e la sua band.
Ci mancheranno le discussioni fra amministratori e pro-loco, e ci mancherà il fischietto della vigilessa. In compenso avremo dove parcheggiare le nostre auto, avremo le panchine libere e si potrà raccogliere in santa pace tutta la “munnezza” che i turisti ci hanno lasciato in montagna.
L’allarme dei Di Iorio smetterà di suonare a tutte le ore della notte perché si uscirà di meno e, comunque, non alle tre di mattina. Perfino il Bar Diaz potrà tornare a sonnecchiare.
Il senso ciclico dell’esistenza continuerà la sua inesorabile corsa e noi, impotenti, continueremo a subirne gli eventi.

giovedì 16 agosto 2012

La festa del 1° agosto … tutto il resto è noia!


Dopo il bagno di folla del 1° agosto ed il concerto di Tullio De Piscopo che ha attirato gente da tutta la regione, a Frosolone, regna sovrana la monotonia. 
Perfino la notissima Mostra delle Forbici e Coltelli è stato un clamoroso flop. Ormai una manifestazione che va organizzata in modo diverso oppure chiusa.
Di bande musicali nemmeno a parlarne. I giovani fuggono il più lontano possibile ed infatti se volete trovarli dovete salire in montagna, a Colle dell'Orso, dove tra il 14, 15 e 16 agosto, in centinaia si accampano un pò dappertutto e tra arrosti, musica, canti e balli riescono a dimenticare la banda di Vattelappesca che sta suonando giù in paese.
Fortunatamente hanno riscoperto il piacere di trascorrere queste bellissime giornate di agosto nella natura più assoluta dimenticando iphone, notebook, tv e le solite noiose cose dell'agosto frosolonese.
Gli anni passano ma qui sembra essersi fermato il tempo. Non ci sono parcheggi. I turisti arrivano ma non sanno dove lasciare l’auto. Stamattina tra l’ingombro del palco in piazza A. Volta e le macchine parcheggiate, l’autobus di Scarano è rimasto bloccato per oltre mezz’ora. Il caos totale.
Non ci sono bagni pubblici. Un turista è entrato nel bar di Franco chiedendo di un bagno. Ma Franco ha capito “avete un bagnum” e ha risposto “al cioccolato o bianco?” (raccontata da Nicola Monti).
La crisi, quest’anno, deve aver colpito anche l’Arma perché, per la prima volta nella storia, a seguito delle due processioni di ieri e di oggi non si è visto nemmeno l’ombra di un carabiniere e se ci hanno abbandonato anche loro è davvero la fine del mondo (Maya).

domenica 5 agosto 2012

1° agosto 2012 a Frosolone

Nonostante la crisi, il 1° di agosto frosolonese ha avuto un notevole consenso di pubblico.
Anche quest’anno, inaspettatamente, il paese è stato invaso da una marea di gente.  La sfilata dei carri e la sagra di “peperoni e baccalà” sono ormai un appuntamento irrinunciabile per migliaia di persone. E’ la festa più importante per i frosolonesi. I gruppi folkloristici, inoltre,  hanno arricchito notevolmente la manifestazione, con i loro meravigliosi costumi, con i loro colori e la loro contagiosa allegria. I ragazzi (si fa per dire) della Pro-loco, tra una discussione e l’altra, sono riusciti a sintonizzarsi con l’Amministrazione comunale creando un vero e proprio evento dando alla manifestazione un carattere di internazionalità.
Abbiamo dovuto attendere le ore piccole per conoscere il nome del carro vincitore. Il carro che rappresentava la macinatura del grano era tra i favoriti, è così e stato. Un’opera ingegneristica più che un semplice carro alla cui realizzazione hanno partecipato in tanti, tutti baldi giovani.
Quando il presidente della pro-loco (Michele Colavecchio) ha letto il nome del vincitore si è scatenato l’inferno. I ragazzi sono saltati giù dal carro come delle cavallette (beata gioventù) lanciando in aria farina, acqua e quant’altro e si sono precipitati sul palco dove ad attenderli c’erano i rappresentanti della pro-loco e dell’amministrazione comunale, compreso il mite sindaco Sabatino Farese che per poco non è stato calpestato dalla furia dei giovanotti.
Il rappresentate del carro vincente, dopo aver impugnato il microfono, in un linguaggio sconosciuto, ha parlato per circa cinque minuti. Ancora oggi stiamo cercando di capire cosa abbia raccontato, ma va bene così, ci è bastato il ricordo finale ad un grande personaggio locale che è venuto a mancare poco tempo fa, che tanto ha fatto per queste manifestazioni, Lorenzo Martella.
Insomma bilancio positivo. Il baccalà venduto dalla pro-loco alle 21.30 era già terminato, speriamo che l’anno prossimo si riesca a stimare meglio la quantità del prezioso pesce da acquistare.
Poi se ci sono dei panni sporchi da lavare è meglio che si lavino in famiglia … evviva la pro-loco, evviva il Comune, evviva Frosolone …… e andiamo avanti.