sabato 27 febbraio 2010

ODORE DI PRIMAVERA


Pian pianino la primavera si avvicina. Chi oggi si lamenta per il freddo, fra non molto, si lamenterà per il caldo. Perché, diciamolo pure, siamo tutti un po’ troppo lamentosi. Non ci stai mai bene nulla! Quando fa freddo è troppo freddo, quando fa caldo è troppo caldo. Non ci piace aspettare, fare le file e pagare le tasse. Odiamo il raffreddore, i malanni invernali, il traffico e i semafori rossi. Siamo intolleranti a troppe cose. Ormai litighiamo anche col televisore. Conosco gente che ci parla. Discute, commenta e, a volte, ci litiga. Non si parlano poi per settimane intere! Siamo ormai paranoici. I giovani, per esempio, ma perché escono solo di notte? Quando noi, a vent’anni, si rientrava a mezzanotte, ci si sentiva anche un po’ in colpa per aver fatto tardi! Oggi a mezzanotte escono. Ma dove vanno e cosa fanno? e, soprattutto, perché quello che fanno non possono farlo prima? diciamo dalle 21:00 a mezzanotte, mezzanotte e mezza! Mistero!.
Comunque accontentiamoci dell’odore di primavera che già si avverte perché rimane una delle poche certezze che ci restano. Questa almeno nessuno ce la può portare via.

giovedì 18 febbraio 2010

SOPPORTAZIONE


La mia vita è piena di dubbi. Non so mai se sto facendo la cosa giusta.
Sono diventato intollerante e anche un po’ invidioso. Chi invidio? Invidio chi è sicuro sé, chi ha sempre la risposta pronta, chi trova sempre la soluzione migliore per tutto. Invidio anche gli egoisti, perché loro vivono meglio. Invidio quelli che si lasciano scivolare addosso i problemi, invidio gli ignoranti, perché sono sempre sorridenti e felici.
Non tollero l’approssimazione, la superficialità e le persone insensibili.
Non tollero l’arroganza, la maleducazione, l’ipocrisia e il pregiudizio.
Non mi abituerò mai a convivere con tutta questa gente. Sono condannato alla “sopportazione”.

mercoledì 17 febbraio 2010

PERSONAGGI


In molti paesi, compreso Frosolone, oltre a tante brave persone esistono anche i “personaggi”.
Il personaggio è una tipologia di persona che può appartenere a diverse categorie: il “cazzaro”, il “babbio”, il “milionario”, il “playboy” ecc..
La categoria a cui farò riferimento oggi è quella del “cazzaro”
Il cazzaro, per sua natura, è un tipo divertente.
Ha la capacità di raccontare cose inaudite su se stesso e sulle sue straordinarie capacità in tutti i settori e in tutti gli ambiti: lavorativi, sentimentali, sportivi ecc..
Solitamente, quando racconta cazzate, gesticola molto e non ascolta mai una sola parola del suo interlocutore, parla, parla, parla, parla solo lui.
Il cazzaro conosce tutti ed è amico di tutti, dal politico al chirurgo, dal preside al Prefetto, dal Sindaco al personaggio televisivo.
Tutti impazziscono per lui, se hai un problema il cazzaro è il primo a proporsi per aitutarti perché lui può tutto ed è molto generoso, … peccato però che le sue chiacchiere rimarranno solo chiacchiere … anzi solo “cazzate”!

martedì 9 febbraio 2010

Cyber-gossip


Tutto cambia, perfino il modo di spettegolare, lo sport nazionale più amato.
La società dell’informazione e della comunicazione ci sta travolgendo. Era inevitabile.
Un tempo ci si vedeva di persona, ci si telefonava, oppure ci si scriveva (carta e penna).
Oggi tra telefoni cellulari e computer siamo costantemente in contatto, 24 ore su 24.
Il gossip, un tempo, era piuttosto casuale, occasionale, solo se ci si incontrava si poteva spettegolare su qualcuno. Oggi no. Non c’è nemmeno bisogno di desiderarlo, basta andare su Facebook, dove tutti sanno tutto di tutti. Anche se non sei pettegolo, lo diventi.
La maggior parte di utenti di social-network come Facebook sono come stregati, ipnotizzati da questo strumento e, in queste condizioni, scrivono di tutto di più, riguardo le proprie abitudini, i propri interessi, le proprie aspettative e, in molti casi, vanno oltre. Scrivono cose che si dovrebbero confessare solo ad amici fidati e non a una piazza intera. Questo tipo di comportamento non fa altro che alimentare il gossip e mette in piazza, a volte, cose molto riservate mandando a farsi benedire la privacy. Le malelingue ringraziano!

venerdì 5 febbraio 2010

PER I VENT’ANNI DI CHIARA


Sto lì, da solo, come un asino tra i suoni. E’ successo tutto così in fretta. Stanotte non ho dormito. La sala d’aspetto del reparto maternità è deserta. Non si può fumare. Non ci sono riviste, niente da leggere, solo una fredda stanzetta con poche sedie e un compassionevole tavolino. La finestra affaccia su un miserevole cortile di terza categoria. Niente con cui poter distrarsi, niente da scrutare, da osservare, da ammirare. Passeggio nel corridoio. Su e giù, su e giù. Non si sente anima viva, anzi no, una voce! Le vado incontro. Avevo sentito bene, riconosco anche il respiro di Walter, il mio più caro amico. Sorride. Ha lasciato il lavoro per venire a farmi compagnia.
Ci guardiamo, ci viene da ridere. Mi ha sempre messo allegria.
Meno male che è venuto. Mi calmo.
Sarà maschio, sarà femmina. Decidiamo che dovrà essere femmina.
Come sarà, occhi, capelli, colorito, a chi somiglierà? Non ci sono dubbi, somiglierà a me.
Il tempo passa.
Walter è un fiume in piena. Un fiume di parole, di racconti, di ricordi.
Capisco che anche lui è in agitazione anche se fa di tutto per far capire il contrario.
Un rumore di passi. Walter si azzittisce. Cambio colore. Da rosa pallido a bianco madreperla.
Walter mi appoggia la mano sulla spalla.
La porta si apre.
E’ un’infermiera. Ha in mano una specie di cassetta degli attrezzi. E’ femmina! esclama. Walter mi abbraccia. Diamo velocemente un’occhiata nella cassetta. Una faccetta gonfia e violacea ci fa capire che una nuova era sta per iniziare. Nulla sarà più come prima.
Lascio Walter e ranocchietta e corro dalla mamma.
Il resto è storia.
Tutto corre in fretta. Sono passati vent’anni. Vent'anni meravigliosi.
Auguri CHIARA. Auguri da papà.