lunedì 20 aprile 2009

Music forever!


Vorrei un sistema di collegamento diretto tra la mia testa ed il mio PC. Una sorta di FTP cerebrale. Quando viaggio (solitamente Frosolone-Campobasso e viceversa) mi vengono in mente una serie di cose interessanti da scrivere sul mio blog. Poi, preso dal lavoro, dimentico quasi tutto.
So benissimo che, tra non molti anni, questa cosa sarà realizzabile, ma, per ora, devo accontentarmi dei ritagli di tempo per poter scrivere due righe per questo misero blog.
Trent’anni fa parlare di telefonia cellulare, internet wi-fi e navigatori satellitari era pura fantascienza. Per i ragazzi di oggi, invece, è difficile immaginare un presente senza tecnologie di questo tipo. Provate a togliere il cellulare ad un giovane d’oggi. Lo avete ucciso!
Cellulare, PC, notebook, tv satellitare, musica mp3, play-station, Nintendo Wii, ecc. ecc..
Eppure, nonostante tutto questo ben di Dio, li vedi tristi!
Ma che problemi hanno i ragazzi di oggi?
Io ricordo benissimo i miei 18 anni. Mio padre mi comprò una Renault 4 di terza mano, di colore bianco. In salita dovevo mettere la prima altrimenti non camminava. Montai uno stereo con le audiocassette. Le straordinarie audiocassette (o musicassette) che resero possibile il “trasporto” della musica. Ero al settimo cielo. In pratica la macchina camminava grazie alla musica. A casa, dalla radio, si registrava direttamente sui nastri delle audiocassette.
Andavo, anzi andavamo, in discoteca praticamente dall’uscita del film “Saturday night fever” con John Travolta e la colonna sonora dei mitici Bee Gees. Le canzoni cult erano “Stayin'alive”, “Night fever” e “How deep is your love”. In discoteca, sembra banale dirlo, andavamo per ballare e per amoreggiare. Tre ore di discoteca erano tre ore di ballo e di “struscio”. Lo dico perché vedo che oggi non è così. Li ho visto i nostri ragazzi cosa fanno in discoteca: bevono (non necessariamente alcol) e fumano. Fumano e bevono. Passano le serate a fare dentro e fuori i vari locali.
E’ normale ed inevitabile che, di generazione in generazione, le abitudini, i costumi ed i gusti cambino ma è altrettanto evidente che c’è qualcosa che ci accomuna. La compagna inseparabile di generazioni vecchie e nuove che continuerà, per sempre, ad accomunare tutte le generazioni future: la musica.

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