Ormai ho
rinunciato!
Ho rinunciato
a parlare di quanto sia indispensabile, oggigiorno, saper utilizzare questi dispositivi
che chiamiamo pc, computer, tablet o, meglio
ancora , smartphone; in particolare per
un adolescente che frequenta la scuola media.
Ho
rinunciato a far capire quanto l’informatica, a scuola, sia un punto fondamentale
per i ragazzi che saranno il futuro della nostra società.
Ho rinunciato
perché, prima di tutto, l’ignoranza in materia, parte proprio da genitori ed
insegnanti (almeno buona parte di loro) ed anche da molti dirigenti scolastici a
cui sembra dar fastidio la parola “informatica”. Prima c’è “musica”, religione
(con tutto il rispetto), educazione fisica ecc. ecc.. ed infine, forse, c’è la
cenerentola di tutte le materie: l’INFORMATICA!
Intanto mi
piacerebbe non chiamarla così ma “Educazione civica per le TIC (Tecnologie dell’Informazione
e della Comunicazione)” e mi piacerebbe che fosse obbligatoria per almeno due
ore a settimana in tutte le scuole medie d’Italia!
Ma voi
fareste utilizzare una Ferrari a uno che ha imparato da solo e non ha mai
frequentato una scuola guida? Sì perché oggi tutti pensano di “saper usare” ed invece non è
così! Ci sono troppe e tante cose da scoprire e da imparare. Prima di tutto ciò
che riguarda il tema della SICUREZZA!
C’è gente
che dopo aver acquistato un pc/notebook/smartphone, lo accende, lo connette
alla Rete Internet e inizia ad utilizzarlo!
Niente di
più pericoloso e sbagliato!
Questi
dispositivi vanno “configurati” ossia vanno “ottimizzati” in modo da non
correre rischi quando si naviga in Internet e quando si utilizzano tutti i
servizi che la Rete offre.
I rischi si
chiamano: Malware, furto di identità, phishing,
pornografia, cyber-bullismo, furto di dati sensibili, perdita di dati, accesso
al nostro conto bancario, ecc. ecc..
La
formazione è indispensabile sia per guidare un’auto sia per utilizzare un PC o
uno smartphone.
Bisogna conoscere i segnali stradali così come bisogna
conoscere la NETIQUETTE; molti non sanno nemmeno cosa sia, eppure
utilizzano queste tecnologie, naturalmente in modo sbagliato e rischiando
grosso.
Non basta
utilizzare un social network o whatsapp per potersi definire esperti di
computer!
I ragazzi
cosiddetti “nativi digitali” in realtà non lo sono affatto, smanettano soltanto
e fanno un sacco di casini! Potrebbero essere, oltre che “nativi digitali”,
anche degli “esperti” se solo il sistema scolastico italiano e i loro genitori aprissero
gli occhi e si accorgessero che il mondo va avanti in modo veloce e loro sono
distratti.
Insegniamo
ai ragazzi ad utilizzare dei programmi di produttività come Word, Excel, Powerpoint
ed Access. Insegniamo loro a creare un blog ad utilizzare la posta elettronica
ad essere capaci di leggere e verificare le fonti delle news quotidiane, insegniamo
loro che il web non è un mondo parallelo, ma vita reale.
Proviamo a
ridare dignità a questa materia che è l’INFORMATICA, basta con la superficialità
e l’ignoranza!
Tiziano
Primerano
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