giovedì 10 maggio 2018

Informatica nelle scuole medie


Ormai ho rinunciato!
Ho rinunciato a parlare di quanto sia indispensabile, oggigiorno, saper utilizzare questi dispositivi che chiamiamo pc, computer, tablet o,  meglio ancora , smartphone;  in particolare per un adolescente che frequenta la scuola media.
Ho rinunciato a far capire quanto  l’informatica, a scuola, sia un punto fondamentale per i ragazzi che saranno il futuro della nostra società.
Ho rinunciato perché, prima di tutto, l’ignoranza in materia, parte proprio da genitori ed insegnanti (almeno buona parte di loro) ed anche da molti dirigenti scolastici a cui sembra dar fastidio la parola “informatica”. Prima c’è “musica”, religione (con tutto il rispetto), educazione fisica ecc. ecc.. ed infine, forse, c’è la cenerentola di tutte le materie: l’INFORMATICA!
Intanto mi piacerebbe non chiamarla così ma “Educazione civica per le TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione)” e mi piacerebbe che fosse obbligatoria per almeno due ore a settimana in tutte le scuole medie d’Italia!
Ma voi fareste utilizzare una Ferrari a uno che ha imparato da solo e non ha mai frequentato una scuola guida? Sì perché oggi  tutti pensano di “saper usare” ed invece non è così! Ci sono troppe e tante cose da scoprire e da imparare. Prima di tutto ciò che riguarda il tema della SICUREZZA!
C’è gente che dopo aver acquistato un pc/notebook/smartphone, lo accende, lo connette alla Rete Internet e inizia ad utilizzarlo!
Niente di più pericoloso e sbagliato!
Questi dispositivi vanno “configurati” ossia vanno “ottimizzati” in modo da non correre rischi quando si naviga in Internet e quando si utilizzano tutti i servizi che la Rete offre.
I rischi si chiamano: Malware, furto di identità, phishing, pornografia, cyber-bullismo, furto di dati sensibili, perdita di dati, accesso al nostro conto bancario, ecc. ecc..
La formazione è indispensabile sia per guidare un’auto sia per utilizzare un PC o uno smartphone.
Bisogna  conoscere i segnali stradali così come bisogna conoscere  la NETIQUETTE;  molti non sanno nemmeno cosa sia, eppure utilizzano queste tecnologie, naturalmente in modo sbagliato e rischiando grosso.
Non basta utilizzare un social network o whatsapp per potersi definire esperti di computer!
I ragazzi cosiddetti “nativi digitali” in realtà non lo sono affatto, smanettano soltanto e fanno un sacco di casini! Potrebbero essere, oltre che “nativi digitali”, anche degli “esperti” se solo il sistema scolastico italiano e i loro genitori aprissero gli occhi e si accorgessero che il mondo va avanti in modo veloce e loro sono distratti.
Insegniamo ai ragazzi ad utilizzare dei programmi di produttività come Word, Excel, Powerpoint ed Access. Insegniamo loro a creare un blog ad utilizzare la posta elettronica ad essere capaci di leggere e verificare le fonti delle news quotidiane, insegniamo loro che il web non è un mondo parallelo, ma vita reale.
Proviamo a ridare dignità a questa materia che è l’INFORMATICA, basta con la superficialità e l’ignoranza!

Tiziano Primerano

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