venerdì 21 ottobre 2011

Che nottata!

Era notte fonda. Un silenzio assoluto ed inquietante contribuiva a rendere l’attesa sempre più irrequieta, agitata. Un sonno, ormai abortito, aveva lasciato nella mia testa un senso di intontimento, una sensazione di torpore diffuso, stranamente piacevole.
Riaccendo, non riaccendo.
Mi alzo, non mi alzo.
Pensieri strani, riflessi lenti, indecisione.
Un misto di sensazioni, prevalentemente ottimistiche.
Allora riaccendo!
Non faccio in tempo.
Uno squillo del telefono, a notte fonda, arriva come un secchio di acqua gelata sulla faccia. Un gavettone imprevisto, inatteso.
Non riesco a rispondere al primo squillo, sono come impedito.
Sul secondo squillo penso di aver capito.
Sul terzo squillo ce la faccio.
Ora posso verificare la mia intuizione.
Pronto! Chi è?
Ueeeeee svegliaaaaaaaa, hai vistoooooo?
Ma chi è?
Sò io, abbiamo vintoooooooo, avevi ragione tuuuuuu!!!

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