domenica 3 maggio 2009

IL BABBIO

“Babbio” è un termine che ho conosciuto a Frosolone.
E’ una figura autoctona frosolonese facilmente individuabile. Lo si può incontrare dovunque. Il babbio è instancabile. E’ un tipo dinamico. E’ particolarmente attivo durante le campagne elettorali. Non ascolta mai nessuno ma parla, parla, parla. Parla sempre. Peccato che parli di cose a lui sconosciute.
La caratteristica principale del babbio è la convinzione di essere una persona importante. E’ anche convinto di essere bello, saggio, furbo, intelligente e, soprattutto, playboy. Tutte le donne cadono ai suoi piedi, basta uno sguardo ed è fatta. Meglio di lui non c’è nessuno.
Il babbio sa tutto di tutto, è una enciclopedia vivente.
Qualche babbio, ultimamente, usa anche Facebook. Dà consigli, esprime pareri, regala suggerimenti, peccato però che scriva in “babbiese”, un linguaggio sconosciuto ai più, per cui tutti si chiedono chissà cosa voglia dire.
Il babbio comunque è simpatico e divertente, quando c’è lui in piazza si forma sempre un capannello di persone che accorrono per ascoltare le ultime babbiate e per chiedere qualche consiglio.
A giugno, però, quando il nuovo sindaco verrà eletto, il babbio si accorgerà che le sue previsioni erano inesorabilmente errate. Si accorgerà di quante cazzate ha raccontato in giro e cadrà in letargo. Sparirà per un po’. Ma quando tornerà, noi saremo tutti lì, ad attenderlo con impazienza, perché senza di lui la vita di paese è davvero insopportabile e noiosa.
Senza babbi non si può vivere.

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