Oggi a
Frosolone si fa festa! Una delle feste più importanti dell’anno per i
frosolonesi.
La giornata
inizia con il “profumo” del baccalà
fritto e peperoni che pervade tutte le vie del paese e, quest’anno, con un rumore infernale di un tagliaerba che
sta utilizzando un operaio del comune dalle 8:00 di questa mattina. Perché le
erbacce, si sa, vanno tagliate il giorno stesso della festa, mai prima!
Altra
simpatica usanza è il gioco “indovina dove parcheggio?” Sì perché nel paese c’è
il divieto di sosta praticamente dappertutto, qualcuno lascia la macchina a
Macchiagodena, qualcuno ha tentato a
Sant’Elena Sannita ma anche lì pare ci siano grossi problemi.
Forse la soluzione è andare a parcheggiare nella zona industriale “Fresilia”
a soli 5 km dal paese, ma questo è un vecchio problema, lasciamo stare!
Comunque,
tornando al “piatto del giorno” la storia dice che i frosolonesi, la sera del
primo agosto, usavano consumare la cena
all’aperto nei pressi della chiesa di S. Rocco e il piatto d’obbligo era
costituito dal baccalà e peperoni fritti.
Circa una sessantina
di anni fa, poi, due frosolonesi Eduardo
Vago e Gennaro Mainella, composero un bellissimo canto sul primo di agosto, un
canto che invita l’innamorata a dimenticare la recente lite col fidanzato e a
scendere giù al paese per fare la pace e
fare festa. Ecco perché un passo della canzone dice:
"Amore e perdone c’iavimma giurà"
(Amore e perdono dobbiamo giurarci).
Da allora la
canzone è diventata la colonna sonora di questa giornata e viene cantata da tutti i frosolonesi oltre
che dai giovanotti sui carri allegorici che rappresentano scene di vita
quotidiana di Frosolone di un tempo.
La manifestazione vede impegnati tanti giovani
(ma anche meno giovani) del paese, in una vera e propria ricerca delle
tradizioni degli usi e dei costumi della Frosolone di ieri e costituisce un
valido e significativo richiamo sia per i Frosolonesi sia per gli abitanti dei
paesi vicini.
La festa,
poi, è arricchita da bellissimi gruppi
folkloristici provenienti da molti paesi, a volte anche dall’estero, che con
canti e balli girano tutto il paese rallegrando l’animo dei presenti.
Un po’ di
anni fa iniziai a scattare delle foto per pubblicarle sul mio sito web con la
benedizione e la gratitudine di chi era assente alla manifestazione e di chi
era all’estero, da allora molte cose sono cambiate, oggi ci sono più
fotografi che visitatori, e poi c’è
Facebook dove tutti pubblicano di tutto, ma va bene così!
A fine
giornata poi ci si ritrova tutti in piazza a criticare la frittura di baccalà
di questo e di quello, a discutere a parlar male dell’organizzazione, a ridacchiare delle disgrazie altrui, insomma
la solita vita di paese!
Evviva il 1°
agosto, evviva Frosolandia!
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