
Continua inarrestabile la ricerca su Facebook di amici d’infanzia, del servizio militare, del basket, della radio, della palestra ecc.. ecc.. che malinconia, che tristezza! Ogni giorno un contatto, una foto, un messaggio riaprono cassetti della memoria ormai chiusi da tempo.
Facce dimenticate riaffiorano dal passato e fanno rivivere forti emozioni. La malinconia e la tristezza nascono dal fatto che qualcuno purtroppo non c’è più, altri, invece, sembrano i nonni delle persone che ho conosciuto e frequentato trent’anni fa. Fortunatamente, tra questi, ho trovato anche qualcuno che è rimasto più o meno lo stesso e questo mi rincuora perché sto rischiando di sentirmi più vecchio di quello che non sono.
Il rischio non è solo quello di acquisire consapevolezza della propria età e del fatto che gli anni migliori sono ormai andati da un pezzo, anche perché non è proprio così, ma è anche quello di non riuscire più a fare a meno di questo diabolico strumento che è Facebook. Non vorrei mai essere sopraffatto dal mio avatar!
Preferisco il presente. Preferisco i giovani. Ecco perché non lascio la scuola. Posso svolgere mille attività, ma lascerò sempre un posto libero per loro. Con loro non mi sono mai sentito né triste, né malinconico, … e loro lo sanno!.