martedì 1 agosto 2017

Il 1° agosto frosolonese

Oggi a Frosolone si fa festa! Una delle feste più importanti dell’anno per i frosolonesi.
La giornata inizia con  il “profumo” del baccalà fritto e peperoni che pervade tutte le vie del paese e, quest’anno, con un rumore infernale di un tagliaerba che sta utilizzando un operaio del comune dalle 8:00 di questa mattina. Perché le erbacce, si sa, vanno tagliate il giorno stesso della festa, mai prima!
Altra simpatica usanza è il gioco “indovina dove parcheggio?” Sì perché nel paese c’è il divieto di sosta praticamente dappertutto, qualcuno lascia la macchina a Macchiagodena, qualcuno  ha tentato a Sant’Elena Sannita ma anche lì pare ci siano grossi problemi.
Forse la soluzione è  andare a parcheggiare nella zona industriale “Fresilia” a soli 5 km dal paese, ma questo è un vecchio problema, lasciamo stare!
Comunque, tornando al “piatto del giorno” la storia dice che i frosolonesi, la sera del primo agosto,  usavano consumare la cena all’aperto nei pressi della chiesa di S. Rocco e il piatto d’obbligo era costituito dal baccalà e peperoni fritti.
Circa una sessantina di anni fa, poi,  due frosolonesi Eduardo Vago e Gennaro Mainella, composero un bellissimo canto sul primo di agosto, un canto che invita l’innamorata a dimenticare la recente lite col fidanzato e a scendere giù al paese per fare  la pace e fare festa. Ecco perché un passo della canzone dice:
 "Amore e perdone c’iavimma giurà" (Amore e perdono dobbiamo giurarci).
Da allora la canzone è diventata la colonna sonora di questa giornata  e viene cantata da tutti i frosolonesi oltre che dai giovanotti sui carri allegorici che rappresentano scene di vita quotidiana di Frosolone di un tempo.
La manifestazione vede impegnati tanti giovani (ma anche meno giovani) del paese, in una vera e propria ricerca delle tradizioni degli usi e dei costumi della Frosolone di ieri e costituisce un valido e significativo richiamo sia per i Frosolonesi sia per gli abitanti dei paesi vicini.
La festa, poi,  è arricchita da bellissimi gruppi folkloristici provenienti da molti paesi, a volte anche dall’estero, che con canti e balli girano tutto il paese rallegrando l’animo dei presenti.
Un po’ di anni fa iniziai a scattare delle foto per pubblicarle sul mio sito web con la benedizione e la gratitudine di chi era assente alla manifestazione e di chi era all’estero, da allora molte cose sono cambiate, oggi ci sono più fotografi  che visitatori, e poi c’è Facebook dove tutti pubblicano di tutto, ma va bene così!
A fine giornata poi ci si ritrova tutti in piazza a criticare la frittura di baccalà di questo e di quello, a discutere a parlar male dell’organizzazione,  a ridacchiare delle disgrazie altrui, insomma la solita vita di paese!


Evviva il 1° agosto, evviva Frosolandia!

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