lunedì 14 maggio 2018

LA RETE, QUESTA SCONOSCIUTA!

Sì, lo so, sono un po’ fissato con il tema della sicurezza, ma è più forte di me, vedo troppa leggerezza, troppa superficialità e troppa “ignoranza informatica” in giro, a tutti i livelli, in particolare tra i cosiddetti “nativi digitali” o “deficienti digitali”!
Chi sono i deficienti digitali? sono quelli che pensano di essere “anonimi su Internet”, sono i “bulli”, sono quelli che pubblicano, sui social network, le immagini intime della fidanzata che hanno appena lasciato per poi ritrovarsi in guai seri con la giustizia.
Ecco chi sono i ”deficienti digitali”!
Ragazzi, perlopiù, che non hanno mai avuto insegnamenti/ formazione a riguardo, né dai propri genitori né dal sistema scolastico italiano.
Il problema del “Revenge porn”, in particolare, cioè proprio quello a cui accennavo, è quel fenomeno che riguarda la condivisione di immagini intime, che, quando si è fidanzati va tutto ben, ma poi si litiga, ci si lascia, e quelle immagini diventano arma di ricatto in mano sbagliate.
Allora meglio pensarci bene prima di accettare tali proposte!
L’estorsione sessuale, perché di questo si tratta, è un reato punito dal codice penale (Art.629) con una pena che va dai 5 ai 20 anni di reclusione! Non si scherza!
Vai a spiegarglielo a questi deficienti!
Uno smartphone connesso a internet (e oggi lo sono tutti) può essere un’arma letale, ma pochi lo hanno capito.
Con questi strumenti siamo continuamente tracciati dai “giganti del web” come Google, siamo “dati e informazioni” ossia il petrolio per questi colossi.
La nostra privacy è continuamente a rischio se non utilizziamo nel modo giusto questi dispositivi.
La rete pullula di truffe informatiche, di fake news (a volte capaci di rovinare la vita di una persona), di pornografia e, peggio ancora, pedopornografia, per non parlare di Virus e Malware di ogni tipo!
COSA FARE?
BISOGNA EDUCARE LE PERSONE! soprattutto i giovani. Chi dovrebbe giocare un ruolo fondamentale, lo ripeterò fino alla noia, E’ LA SCUOLA! E lì che si dovrebbe intervenire ed è lì, invece, che per la maggior parte dei casi, si continua a dormire!
Buonanotte!
Tiziano Primerano

domenica 13 maggio 2018

DEEP WEB, DARK WEB, MEGLIO NON PARLARNE?

Forse sì, forse no!
Ma facciamo un passo per volta
Prima di tutto, cos’è il Deep Web?
Con il termine Deep Web si indica l’insieme dei contenuti presenti sul web  non indicizzati dai comuni motori di ricerca  per cui impossibile da trovare con il solito motore di ricerca Google.
Ma cosa c’è sul Deep Web?
Un’ analisi precisa di cosa ci sia è molto difficile, certo è che se vi viene in mente di acquistare qualcosa di “illegale” questo è il posto che fa per voi. Si va dalla droga alle armi per passare alla pornografia, programmi piratati  e così via! Bel posticino eh? Non a caso nel Deep Web troviamo il “lato scuro della rete” ossia il Dark Web.
Dove pensate che navighi un terrorista, sul classico web utilizzando Google (come facciamo tutti noi) o sul Dark Web?
Insomma abbiamo capito che non è un bel posto da frequentare e se proprio la curiosità dovesse farvi venire la voglia di entrare, assicuratevi di aver attivato ottime protezioni Firewall e Antimalware, come minimo!
Il dark web è, quindi, un mondo misterioso di attività e operazioni; è come un cybermondo che promuove attività segrete e oscure sul quale però NON bisogna navigare con il solito browser ma con programmi, più o meno noti, come TOR (The Onion Router) un applicativo che consente di esplorare questi lidi in totale anonimato. Questa rete quindi consente di “anonimizzare” l’accesso a Internet  e le condizioni di pseudo-anonimato che essa offre la rendono un elemento di attrattiva per organizzazioni dedite al crimine informatico.
In una Dark Web troviamo i cosiddetti BLACK MARKET, luoghi in cui gli utenti possono acquistare prodotti e servizi illegali (armi, droga, hackeraggio, kit di produzione malware ecc..).
Insomma è bene sapere che esiste ma è meglio starne alla larga!
Stay tuned
Tiziano Primerano

venerdì 11 maggio 2018

COMPUTER NUOVO? ECCO COSA FARE!


Visto che nell'articolo di ieri parlavo di come sia necessario, dopo aver comprato un pc/notebook nuovo, configurarlo ed ottimizzarlo prima di connetterlo ad  Internet, mi sembra giusto approfondire l’argomento e fornire delle indicazioni precise.
La prima cosa da fare, alla prima accensione del notebook, è quella di terminare la fase di installazione di Windows fornendo i dati personali (indirizzo mail, username, password di apertura e così via).
Terminata questa fase bisogna capire cos’è il CRAPWARE!
Si dice “crapware” (da crap=schifezza) l’insieme di  tutti quei programmi/applicazioni pre-installate sui dispositivi (quali smartphone, pc, tablet) dalla case costruttrici, che servono solo a rallentare ed appesantire il sistema e che, spesso, contengono anche spyware, per cui vanno immediatamente disinstallati!
Quindi dal “pannello di controllo” andate a “disinstalla un programma” e, uno alla volta, disinstallateli; dopodiché riavviate il computer.
Avrete così un hard-disk più “leggero” e veloce.
A questo punto, anche se sul vostro PC è installato Windows 10 con il suo “Defender Security Center”, per maggiore sicurezza installate un buon Antimalware del tipo: Malwarebytes, Bitdefender, Kaspersky, Avast, Norton, ecc..
Solo dopo queste fondamentali operazioni potete passare all’installazione delle vostre applicazioni, OFFICE in primis. E’ ovvio che non possiamo farne a meno. Programmi di produttività come Word, Excel e Powerpoint sono indispensabili perché rappresentano uno standard.
Non dimentichiamo di installare altri piccoli programmi di utilità, come ad esempio CCleaner , che ci permetterà di  ottimizzare le prestazioni del nostro notebook, proteggerà la nostra privacy e pulirà i registri di sistema oltre che i file temporanei generati dal sistema operativo Windows.
A questo punto possiamo installare un “browser” in più, non ci accontentiamo di “Internet Explorer” o “Microsoft Edge”, per cui andiamo ad effettuare il download di “Google Chrome”;
Una volta installato “Chrome” è necessario configurarlo ed ottimizzarlo. Dal menu principale andiamo nelle “Impostazioni”; attiviamo “Mostra pulsante pagina iniziale” ed impostiamo come home-page https://www.google.it – attiviamo anche “Mostra barra preferiti”.
Terminata questa operazione procediamo all’attivazione di SafeSearch, un filtro indispensabile su Google, che quasi nessuno attiva, commettendo un grave errore in termini di sicurezza.
Nella pagina iniziale di Google cliccate in basso a destra su “Impostazioni” e poi su “Impostazioni di ricerca”. -  A questo punto cliccate su “Attiva SafeSearch”, scorrete la pagina in basso, cliccate su “Salva” e, infine, su OK.
Bene, ora siete al sicuro e potete navigare con maggiore tranquillità.
Non ci resta ora che proteggerci anche da Youtube.
Andate su Youtube, dal menu principale selezionate “Modalità con restrizioni” e attivatela!
Benissimo, siete sempre più al sicuro!
Capito perché non si può, dopo aver comprato un nuovo pc, accenderlo ed utilizzarlo? Perché c’è da fare tutte queste cose! altrimenti sarebbe molto rischioso per la nostra sicurezza, per la privacy e per la sicurezza dei nostri dati personali.
Buon lavoro!
Tiziano Primerano

giovedì 10 maggio 2018

Informatica nelle scuole medie


Ormai ho rinunciato!
Ho rinunciato a parlare di quanto sia indispensabile, oggigiorno, saper utilizzare questi dispositivi che chiamiamo pc, computer, tablet o,  meglio ancora , smartphone;  in particolare per un adolescente che frequenta la scuola media.
Ho rinunciato a far capire quanto  l’informatica, a scuola, sia un punto fondamentale per i ragazzi che saranno il futuro della nostra società.
Ho rinunciato perché, prima di tutto, l’ignoranza in materia, parte proprio da genitori ed insegnanti (almeno buona parte di loro) ed anche da molti dirigenti scolastici a cui sembra dar fastidio la parola “informatica”. Prima c’è “musica”, religione (con tutto il rispetto), educazione fisica ecc. ecc.. ed infine, forse, c’è la cenerentola di tutte le materie: l’INFORMATICA!
Intanto mi piacerebbe non chiamarla così ma “Educazione civica per le TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione)” e mi piacerebbe che fosse obbligatoria per almeno due ore a settimana in tutte le scuole medie d’Italia!
Ma voi fareste utilizzare una Ferrari a uno che ha imparato da solo e non ha mai frequentato una scuola guida? Sì perché oggi  tutti pensano di “saper usare” ed invece non è così! Ci sono troppe e tante cose da scoprire e da imparare. Prima di tutto ciò che riguarda il tema della SICUREZZA!
C’è gente che dopo aver acquistato un pc/notebook/smartphone, lo accende, lo connette alla Rete Internet e inizia ad utilizzarlo!
Niente di più pericoloso e sbagliato!
Questi dispositivi vanno “configurati” ossia vanno “ottimizzati” in modo da non correre rischi quando si naviga in Internet e quando si utilizzano tutti i servizi che la Rete offre.
I rischi si chiamano: Malware, furto di identità, phishing, pornografia, cyber-bullismo, furto di dati sensibili, perdita di dati, accesso al nostro conto bancario, ecc. ecc..
La formazione è indispensabile sia per guidare un’auto sia per utilizzare un PC o uno smartphone.
Bisogna  conoscere i segnali stradali così come bisogna conoscere  la NETIQUETTE;  molti non sanno nemmeno cosa sia, eppure utilizzano queste tecnologie, naturalmente in modo sbagliato e rischiando grosso.
Non basta utilizzare un social network o whatsapp per potersi definire esperti di computer!
I ragazzi cosiddetti “nativi digitali” in realtà non lo sono affatto, smanettano soltanto e fanno un sacco di casini! Potrebbero essere, oltre che “nativi digitali”, anche degli “esperti” se solo il sistema scolastico italiano e i loro genitori aprissero gli occhi e si accorgessero che il mondo va avanti in modo veloce e loro sono distratti.
Insegniamo ai ragazzi ad utilizzare dei programmi di produttività come Word, Excel, Powerpoint ed Access. Insegniamo loro a creare un blog ad utilizzare la posta elettronica ad essere capaci di leggere e verificare le fonti delle news quotidiane, insegniamo loro che il web non è un mondo parallelo, ma vita reale.
Proviamo a ridare dignità a questa materia che è l’INFORMATICA, basta con la superficialità e l’ignoranza!

Tiziano Primerano

venerdì 4 agosto 2017

Notte arancio ... pallido!

Tra notti bianche, gialle e verdi, anche Frosolone ha avuto, questa notte, la propria notte “colorata” arancione … pallido! Sì perché di arancione non c’era molto, forse la polenta, bella bollente in una serata ideale con temperatura intorno ai 30 gradi. Poche altre cose arancione, se non la faccia di alcuni “ospiti” che hanno tribolato per cercare un buco di parcheggio!
Per il resto tutto bene! Tante cose buone da mangiare, tanta musica live (si fa per dire), cantanti, ballerine e majorette! tre, per la verità, tre ragazzine che agitavano una palla di pelo blu ( nemmeno arancione) come se dovessero scansare l’attacco di uno sciame d’api, insomma uno scenario molto “felliniano” davvero interessante dove, tra gli attori principali, c’erano (e ci sono) sicuramente loro, gli organizzatori della manifestazione, nonché “rappresentanti del Comitato feste”, sempre molto vigili ed attenti a non farsi sfuggire nessuno affinché possano rimpinguare il fondo cassa. Bravi bravi. Qualcuno un po’ stalker, ma comunque bravi.
In Corso Vittorio Emanuele, invece, stanotte, sotto casa mia,  c’è stata la “sagra della salsiccia alla brace” (almeno così mi è parso!). Il “profumo” di pancetta e salsicce arrosto è iniziato nel tardo pomeriggio di ieri ed è terminato questa mattina intorno alle tre e mezza. Infatti  il mio caffèlatte profumava di salsiccia arrosto! Mi toccherà chiamare un’impresa di pulizie per aspirare cotanto odore dalla mia casa! Ma va bene così! Meglio la musica e la puzza d’arrosto in casa che l’assordante silenzio di questa strada durante tutto l’inverno!
La nottata si è conclusa in piazza Alessandro Volta con la “discoteca in piazza” dove però non sono stato per “raggiunti limiti di età” ma credo sia andato tutto bene a giudicare dal frastuono che arrivava da quelle parti! … e così si va avanti in questo amabile agosto frosolonese!
Viva la Notte Arancio pallido, Viva Frosolandia!


P.S. stasera altro piatto tipicamente estivo “Sagne e fagioli!” …. non mancate! c’è anche la “Wanted band” poi non dite che non vi ho avvisato!

martedì 1 agosto 2017

Il 1° agosto frosolonese

Oggi a Frosolone si fa festa! Una delle feste più importanti dell’anno per i frosolonesi.
La giornata inizia con  il “profumo” del baccalà fritto e peperoni che pervade tutte le vie del paese e, quest’anno, con un rumore infernale di un tagliaerba che sta utilizzando un operaio del comune dalle 8:00 di questa mattina. Perché le erbacce, si sa, vanno tagliate il giorno stesso della festa, mai prima!
Altra simpatica usanza è il gioco “indovina dove parcheggio?” Sì perché nel paese c’è il divieto di sosta praticamente dappertutto, qualcuno lascia la macchina a Macchiagodena, qualcuno  ha tentato a Sant’Elena Sannita ma anche lì pare ci siano grossi problemi.
Forse la soluzione è  andare a parcheggiare nella zona industriale “Fresilia” a soli 5 km dal paese, ma questo è un vecchio problema, lasciamo stare!
Comunque, tornando al “piatto del giorno” la storia dice che i frosolonesi, la sera del primo agosto,  usavano consumare la cena all’aperto nei pressi della chiesa di S. Rocco e il piatto d’obbligo era costituito dal baccalà e peperoni fritti.
Circa una sessantina di anni fa, poi,  due frosolonesi Eduardo Vago e Gennaro Mainella, composero un bellissimo canto sul primo di agosto, un canto che invita l’innamorata a dimenticare la recente lite col fidanzato e a scendere giù al paese per fare  la pace e fare festa. Ecco perché un passo della canzone dice:
 "Amore e perdone c’iavimma giurà" (Amore e perdono dobbiamo giurarci).
Da allora la canzone è diventata la colonna sonora di questa giornata  e viene cantata da tutti i frosolonesi oltre che dai giovanotti sui carri allegorici che rappresentano scene di vita quotidiana di Frosolone di un tempo.
La manifestazione vede impegnati tanti giovani (ma anche meno giovani) del paese, in una vera e propria ricerca delle tradizioni degli usi e dei costumi della Frosolone di ieri e costituisce un valido e significativo richiamo sia per i Frosolonesi sia per gli abitanti dei paesi vicini.
La festa, poi,  è arricchita da bellissimi gruppi folkloristici provenienti da molti paesi, a volte anche dall’estero, che con canti e balli girano tutto il paese rallegrando l’animo dei presenti.
Un po’ di anni fa iniziai a scattare delle foto per pubblicarle sul mio sito web con la benedizione e la gratitudine di chi era assente alla manifestazione e di chi era all’estero, da allora molte cose sono cambiate, oggi ci sono più fotografi  che visitatori, e poi c’è Facebook dove tutti pubblicano di tutto, ma va bene così!
A fine giornata poi ci si ritrova tutti in piazza a criticare la frittura di baccalà di questo e di quello, a discutere a parlar male dell’organizzazione,  a ridacchiare delle disgrazie altrui, insomma la solita vita di paese!


Evviva il 1° agosto, evviva Frosolandia!

giovedì 27 luglio 2017

Risveglio, senza ottimismo però!

Dopo una lunga pausa, dal 25 ottobre 2013, quando chiudeva i battenti il glorioso Liceo classico di Frosolone, la cui chiusura ha lasciato un profondo senso di vuoto nell’animo delle persone dotate di un livello minimo di sensibilità, mi è tornata la voglia di scrivere. Complice anche l’ultima, meravigliosa, esperienza lavorativa con SICURFORM ITALIA, che negli ultimi quattro mesi mi ha regalato grandi soddisfazioni, sul piano professionale e soprattutto sul piano umano.
Ne avevo proprio bisogno!
In realtà pensavo che posti di lavoro/strutture formative come quest’ultima non esistessero più.
Nella nostra continua corsa a rincorrere la felicità, nella nostra vita, cerchiamo proprio cose di questo tipo, ne abbiamo bisogno. Oggi più che mai! Sono boccate di ossigeno che ri-alimentano l’ottimismo!
L’ottimismo è stato, per quelli della mia generazione, il volano principale che ci ha permesso di vivere una gioventù felice e spensierata. Avere vent’anni negli anni ’80 è stato davvero fantastico, qualcosa che può capire solo chi li ha vissuti quegli anni!
Se potessi scegliere, sceglierei di nuovo di nascere negli anni ’60!
Ai giovani di oggi questo ottimismo è stato rubato!
Ringrazio Iddio per avermi fatto vivere il periodo dell’oratorio, delle radio libere, delle prime discoteche, delle scampagnate, quando era tutto “genuino” e la “semplicità” era lo stile di vita più appagante, senza Internet, senza smartphone, senza PC, senza SmartTV e Netflix!
Sia chiaro, questa è la tecnologia che oggi utilizzo anch’io, ci mancherebbe! anzi non potrei vivere senza  ma, ogni tanto, non posso fare a meno di ripensare a quando i ritmi di vita erano un po’ più lenti, un po’ più rilassati, sicuramente meno ottimali sul piano dell’efficienza, ma, sul piano dei rapporti umani non c’è proprio paragone!
Molti amici li ho persi, sì questo penso sia inevitabile, si percorrono strade diverse, la vita ti porta a fare delle scelte a volte dolorose, il percorso è pieno di bivi , è l’effetto “sliding doors!” . A chi non è capitato di guardarsi indietro e domandarsi “… e se avessi fatto quella scelta? … Se avessi preso quell’altra strada?”
E’ la vita! ma, comunque, non spenderei  troppe riflessioni dietro i “ma” e i “se”, ma mi preoccuperei  invece di ristabilire un sorta di equilibrio interiore capace di farmi accettare le tante delusioni della vita, specialmente quando pensi di avere “tanti” amici e renderti conto, invece, che quelli veri si contano si e no sul palmo di una mano!
Viviamo nell’epoca di chi è più furbo, di chi è capace ad arricchirsi di più, di chi ha l’auto più grande e più lussuosa ormai è una folle corsa ad accaparrarsi di tutto di più. Ma che senso ha?
Si incontra gente cinica, maleducata, arrogante e, molto spesso, ignorante!
In passato ho creduto che interessarsi di politica fosse un dovere per il cittadino, e lo credo ancora, ma, purtroppo,  il problema è che la politica è fatta di “politici” e al 90% dei casi è tutta gente che passa il proprio tempo a screditare gli altri e non a lavorare per il bene comune.
Ormai questo Paese è allo sbando, i nostri giovani fuggono all'estero e qui rimangono solo i clan, l’inefficienza burocratica e tecnologica, l’evasione fiscale, il pettegolezzo e la cattiveria umana, la distruzione del sistema scolastico e la disoccupazione, i ricatti e le estorsioni, i treni ritardatari, i sindacati di merda e il problema degli immigrati!

Si vede che sto ri-perdendo l’ottimismo vero?

venerdì 25 ottobre 2013

Un Po’ di storia del Liceo di Frosolone tra passato e presente!

Sono 260 anni che esiste la scuola secondaria a Frosolone, essendo nata nel 1751 grazie all’illustre concittadino Giuseppe Antonio Fazioli, sacerdote e filantropo.
Dopo guerre e terremoti, nel maggio del 1885, il Re d'Italia, Umberto I, approvò lo statuto organico dell'Istituto “Giuseppe Antonio Fazioli” di Frosolone. Così la scuola con annesso convitto continuò a funzionare.
Nel dicembre del 1901 la scuola diventò statale e venne intestata a Vincenzo Cuoco (scrittore, giurista, politico, saggista ed economista italiano).
Ad Isernia, invece, il Liceo-ginnasio fu istituito solo nel 1925, a Boiano nel 1938 e tutti gli altri negli anni ’50.
La scuola di Frosolone era  frequentata anche  da giovani che venivano dalla provincia di Benevento e di Caserta (convittori dell’annesso Convitto).
A causa  della crisi economica del 1929, il Ministero della Pubblica Istruzione, decise di chiuderla per mancanza di iscritti.
Gli Amministratori comunali del tempo chiamarono in causa il Ministero per obbligarlo ad attenersi ai patti stipulati, a suo tempo, con una convenzione. Le ragioni del Comune furono riconosciute dai giudici e la scuola nell'anno scolastico 1932/33 fu riaperta e continuò il suo cammino, con un numero sempre crescente di alunni, attraversando anche gli anni terribili della seconda guerra mondiale.
Negli anni 1950/51 fu ampliato l’edificio con una estensione su un lato e, dopo qualche anno, con la sopraelevazione di un piano di tutto lo stabile.
Dopo l’accorpamento al Liceo "Mario Pagano" di Campobasso, nell’anno scolastico 1966/67 ottenne l’autonomia scolastica.
Con l’autonomia assunse tutta un’altra dimensione sotto tutti i punti di vista e si rese giustizia alle aspettative maturate nei lunghi anni per una istituzione tra le più antiche di tutta la regione.
In quest’ultimo decennio, purtroppo, la scuola è stata oggetto di travagliate riforme e per alcuni anni ha perso l'autonomia perché non arrivava al numero degli alunni necessari.
Attualmente è “Istituto Comprensivo” dalla materna al Liceo classico che rimane uno dei pochi casi in tutta Italia. L'Istituto Comprensivo è intitolato a “Giovanni Antonio Colozza”, nostro illustre concittadino, pedagogista di chiara fama.


Quest’anno ci sono state 13 iscrizioni al primo anno. Come ad Isernia. Solo che Frosolone ha solo 3.500 abitanti e Isernia 23.000, quindi un dato fondamentalmente positivo in un momento di forte crisi, in particolare per questo tipo di indirizzo scolastico.
Peccato che, per una serie di motivi difficili da trattare, se non offendendo una serie innumerevole di persone, i 13 iscritti abbiano ritirato i nulla-osta per potersi iscrivere in altre scuole del Molise dove, pensano, di trovare maggiori garanzie e strumenti per il loro futuro. E certo il classico ormai non va più di moda!
Oppure lo hanno fatto solo per il piacere di frequentare una scuola ubicata in un centro più grande che offra maggiori opportunità di svago, diciamo, extra-scolastico! Certo più negozi, più bar, più locali, più gente, maggiore libertà. Vuoi metter stare in un paesino dove tutti ti vedono e ti “controllano” con l’anonimato di una città come Isernia o Campobasso?.
Ormai è rimasta solo una classe. Quella dell’ultimo anno. Ben 5 ragazzi in III liceo pronti per la maturità. Una classe molto affollata!
Ma non è detta l’ultima parola. Infatti da circa un mese, a Frosolone, è nato un Comitato spontaneo di cittadini (di cui fa parte anche il sottoscritto!) che ha già raccolto oltre 400 firme a supporto della propria proposta.
L’ obiettivo principale del Comitato è quello di mantenere viva la memoria storica del glorioso liceo e la propria identità culturale, ed è quello di studiare una proposta innovativa.
Dopo innumerevoli sedute e varie discussioni, più o meno interessanti, il Comitato è giunto ad una interessante proposta: la creazione di un “liceo classico-musicale”, considerata anche la particolare predisposizione, verso questa disciplina, dei ragazzi della scuola media.
Attualmente se ne sta ancora discutendo perché, pare, non ci sia convergenza con l’Amministrazione comunale, che dopo aver, più o meno, dormito, riguardo la soluzione di questo serio problema, si è improvvisamente svegliata e, pare, ancora,  non abbia gradito molto l’ingerenza del Comitato, un po’ come il “cane dell’orto”: la cipolla né la mangia e né la fa mangiare!
Sembra ci siano proposte contrarie! Tipo la creazione di un “Istituto professionale” o (da parte della Provincia) la creazione di corsi professionali per “liutaio”, “coltellinaio” o “spilapippe”. Un delirio!
Come dire: lascio la Ferrari e mi compro una bella Panda diesel che mi faranno pagare cara come la Ferrari. Sì perché creare da zero un Istituto professionale comporterà inevitabilmente un esborso di ingenti somme di denaro, e di questi tempi non è proprio il caso!.
Insomma, riepilogando e sintetizzando, sulla scena attuale ci sono i seguenti attori: il Comitato, l’Amministrazione comunale, la Provincia, la Regione, l’Ufficio scolastico regionale ed il Ministero.
Senza contare i vari “legami individuali” con i politici di turno che poi serviranno, a chi strumentalizza ogni cosa, a prendersene  i meriti, qualora la cosa andasse in porto, in futuro.
Insomma, secondo me, tra tanti galli non farà mai giorno!